
On.le Baretta noi non siamo altro che lavoratori che lei ha difeso nella sua vita,abbiamo seguito sempre la legge del nostro stato, abbiamo costruito il nostro futuro e dei nostri figli contraendo mutui e prestiti in nome della riforma del turismo agenda 2000, ogni altra affermazione di diritto europeo non ha tenuto conto della realtà esistente,creando un pregiudizio dei diritti legittimamente acquisiti e la tutela del bene della vita, che non è solo l’azienda ma la vita delle persone che l’hanno creata, loro, i dipendenti, i fornitori,e lo stato italiano che ha guadaganto dal settore balneare fino al 10% di PIL prima che errone politiche portassero al crollo del turismo nazionale
Le chiediamo di non considerare soltanto la presa di posizione dell’Emilia Romagna, cliccando sull’immagine a fianco potrà visionare TUTTE LE PRESE DI POSIZIONE DI REGIONI COMUNI SENATO E PARLAMENTO EUROPEO A NOSTRO FAVORE!!!!
Abbiamo letto questa notizia e siamo preoccupati http://www.donnedamare.it/attenzione-piero-fassino-direttore-dellanci-chiede-un-incontro-urgente-con-baretta/.
Vogliamo sottolineare che se Fassino parla di contenziosi per la sdemanializzazione noi siamo pronti a produrre una mole di tali ricorsi che andrebbero solo a danno dei cittadini italiani e dello stato italiano, il quale non ha provveduto all’esclusione dalla Direttiva 123/2006 CE nei modi in cui poteva agire e perfettamente a conoscenza dei funzionari italiani. Quindi la sua proposta presentata a noi balneari e a noi Donnedamare e a tutti i sindacati ed associazioni il 26 settembre scorso, ribadite e accettata durante i 3 giorni del SUN di Rimni dai 5 sindacati nazionali, dalle associazioni, dai movimenti e dai comitati non può permettere che lo stato italiano perda un vantaggio economico coniugato col salvataggio delle imprese balneari esistenti ad un costo accessibile per le nostre aziende.